Pittrice / Artista visualeMobile  +41 (0)79 772 37 25www.visarte-ticino.ch
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Esposizioni personali 

1963    Galleria Elite, Lugano

1988    Palazzo dei Congressi, Lugano

1990    Galerie im Altstadthimmel, Basel

1991    Kulturzentrum Alvar Aalto, D-Wolfsburg

1996    UBS, Lugano

1998    Kredietbank Lugano, Mendrisio

1999    Studio d’Arte Carlo Gulminelli, Mendrisio

2000    Palazzo Comunale, Bioggio

2000    BSI, Cadro

2001    Kredietbank Lugano, Mendrisio

2002    Studio d’Arte Carlo Gulminelli, Mendrisio

2007    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2007    Fondazione San Rocco, Ponte Capriasca

2007    Casa Comunale, Iseo

2008    Galleria Al Cavalletto, Locarno

2008    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2009    «Atelier aperti» artisti Visarte, Iseo

2010    Märki Baumann, Banca Privata, Lugano

2011    «Atelier aperti» artisti Visarte, Iseo

2012    Officinaarte, Magliaso, «Viaggi Magici»

2013    «Atelier aperti» artisti Visarte, Iseo

2013    Clinica Sant'Anna, Sorengo-Lugano

2014    Galleria d'arte spazio78, Lugano

2015    ARL, Tesserete

2015    Torchio delle noci, Sonvico

2015    Galerie Artesol, Solothurn

Esposizioni collettive

1973    Galerie Vontobel, Feldmeilen

1974    Schlösschen Vorderbleichenberg, Biberist

1979    Kulturmühle, Lützelflüh

1992    Rathaus, D-Wittingen

1993    Tenne, D-Lüben

1995    Rathaus, D-Wittingen

1996    Jenny Marx Museum, D-Salzwedel

1998    Clinica Fondazione Varini, Locarno

1999    Tenne, D-Lüben

1999    Rathaus, D-Wittingen

2000    Settimana del Cervello, Lugano

2001    Galleria Il Pozzo, Bellinzona

2001    Tenne, D-Lüben

2001    Rathaus, D-Wittingen

2001    Jenny Marx Museum, D-Salzwedel

2001    Palais Besenval, Solothurn

2002    Villa du Jardin Alpin, Meyrin-Genève

2003    Tenne, D-Lüben

2003    Rathaus, D-Wittingen

2003    Casa dei Landvogti, Rivera, «Bike in Art»

2004    Manor, Lugano, «Blitzarte 4»

2004    Rathaus, CZ-Budweis

2004    Galleria d’Arte Fondazione Patrizio Patelli, Locarno

2004    Museo Vela, Ligornetto, «Artisti per il Ruanda»

2004    Palais Besenval, Solothurn

2005    Galleria All’angolo, Mendrisio

2005    Tenne, D-Lüben

2005    Rathaus, D-Wittingen

2005    Officinaarte, Magliaso, «Grigi-ori»

2005    Pinacoteca Züst, Rancate

2006    Museo Schwarzhäupterhaus, LAT-Riga

2006    Castelgrande, Bellinzona, «I falsi volti»

2006    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2007    Villa Ciani, Lugano, «Stefano Franscini»

2007    Forbo, Giubiasco «Blitzarte»

2007    Palazzo dei Congressi, Lugano, «Blitzarte – Manifesti»

2009    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2009    Galleria Spazio 78, Lugano

2010    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2011    Galleria Al Cavalletto, Locarno

2012    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2012    Museo d'Arte Moderna, Ascona, «Collettiva Visarte»

2013    Galleria All’Angolo, Mendrisio

2013    Museo d'Arte Moderna, Ascona, «Collettiva Visarte»

2014    Museo d'Arte Moderna, Ascona, «Collettiva Visarte»

 

        
       

Margaret Perucconi-Würgler è un'artista svizzera nata nel 1940 a Soletta. Trascorre la sua infanzia tra Biberist ed Hünibach sul Lago di Thun. Nel 1957 la sua famiglia si trasferisce in Ticino. Vive dapprima a Morcote, poi a Ruvigliana ed infine nel Malcantone ad Iseo, dove tuttora risiede. Di carattere aperto e curioso sviluppa fin da piccola uno spiccato senso artistico. Verso la fine degli anni ‘50 scopre la pittura ad olio che da ulteriori impulsi al suo modo di esprimersi. In questo periodo conosce alcuni dei più validi artisti ticinesi (Carlo Cotti, Nag Arnoldi, Gianni Metalli), che la spingono ad organizzare la prima esposizione dei suoi dipinti, alla quale seguono negli anni successivi regolari esposizioni personali e collettive in Svizzera e in Germania. Nel 1966 si sposa con Sergio e nei successivi due anni nascono i suoi due figli Lorenzo e Marco. La sua produzione non si limita alla pittura: produce esclusivi capi in maglia per importanti ditte del settore in Svizzera e crea nuovi disegni per l’industria tessile di Como. I suoi regolari soggiorni nei più importanti centri culturali  del mondo (Parigi, Roma, Londra, Amsterdam e New York), le consentono di rimanere sempre aggiornata e stimolata.

Dal 1992 è membro attivo della SPSAS divenuta nel 2000 Visarte Schweiz di cui è anche stata membro del Comitato centrale.

 

L’espressione pittorica e la creazione sono sempre state un momento privilegiato per Margaret Perucconi-Würgler; un istante che le consente di provare le belle sensazioni della vita. La concretizzazione della fantasia e tutto quello che può generare, significano anche libertà di espressione. Una grossa parola, questa libertà, per tutti gli artisti una lotta esistenziale continua. Essa non viene regalata a nessuno: ciascuno deve crearsela. Il tempo trascorre, le ore progressivamente si consumano. Ed è proprio qui che le energie e le forze profuse dall’artista danno buoni frutti. Margaret Perucconi-Würgler ha imparato a trovare questi attimi. I suoi primi dipinti, contraddistini da marcate linee scure sono nel corso degli anni mutati in espressione poetica, con toni di colore sempre più variati, chiari, pastelli. Ora nei suoi quadri le linee si sono fatte più sottili, mosse, variegate e si combinano intrecciandosi facendo risaltare le forme colorate. La pittura attuale riflette emozioni di felicità, di gioia di vivere, anche se non mancano momenti di breve agressività. Margaret Perucconi-Würgler rappresenta il suo vissuto trasportandolo sulla tela. Si lascia guidare dalle proprie visioni e dai propri pensieri. Risultano sorprendenti modi di interpretare il quotidiano che lasciano ampio spazio di interpretazione anche al fruitore di queste opere.

 

«Le opere di Margaret Perucconi sono rappresentazioni di ricordi di viaggio. Quasi fossero “carnets de voyage”, i suoi dipinti ad olio si rivolgono allo spettatore attraverso un approccio intimo portatore di emozioni, di colori e impressioni scaturite dalla memoria di esperienze passate in luoghi lontani.»

Aymone Poletti

«I dipinti di Margaret Perucconi- Würgler sono paesaggi interiori che si dipanano lungo un percorso in parte mentale e in parte onirico. A volte le immagini campeggiano come su una scena, altre volte tendono a sfumare e quasi scomparire, affidandosi a riflessi di colore che lasciano intuire altri segnali, altri percorsi, altre mete. Lungo questo raccordo tra luoghi e memoria, tra segni e paesaggi, tra una figurazione appena accennata e la dislocazione di elementi  realistici, lo sguardo emotivo riporta al desiderio del viaggio e, al tempo stesso, di rinchiudersi nell’hortus conclusus del proprio spazio interiore.»

Dalmazio Ambrosioni

«La pittura di Margaret Perucconi-Würgler, che si sviluppa a partire dai primi anni Sessanta su una linea di estrema coerenza, ha la sua lontana origine in una breve stagione di sperimentazioni artistiche che hanno sfiorato l’astrattismo. In una lunga serie di paesaggi, da sempre soggetto privilegiato, quasi esclusivo del suo fare, si evidenziò presto uno stile personale, marcato da una rigorosa compostezza formale e da una dichiarata volontà di sintesi recepita fin dalla sua prima personale alla Galleria Élite di Lugano nel 1963. Solo negli anni più recenti la stesura pittorica spessa, a spatola, di quelle composizioni nette e di forte impatto, che erano diventate confidenziali al pubblico ticinese, venne abbandonata in favore di una materia più trasparente, sottile e di una inedita vaghezza dal sapore incantato e delicato. Sgocciolature e macchie erano improvvisamente diventate il pretesto per nuove divagazioni, per dei percorsi ignoti alla stessa artista che si faceva condurre ora anche da quegli strani giochi del caso. Sulle superfici leggere sono comparse delle trame di segni appena tracciati col pennello o con le amate matite ad olio; esse potevano, di opera in opera, infittirsi o diradarsi, come in un ampio respiro. Un linguaggio nuovo e gioioso, un’espressione spogliata da ogni costrizione della cultura e da ogni sovrastruttura imposta anche dal mestiere, si era decantato dal lavoro di oltre trent’anni. Esso trasbordava nella sua schiettezza e nella sua immediatezza la freschezza dello schizzo appena tracciato nell’opera compiuta. L’artista era conscia che occorreva salvare nell’elaborazione di un dipinto ad olio proprio quella libertà perché in essa era assente ogni dogmatismo o lezione da impartire. Restavano i colori, le tonalità pastello di sempre, diventate ancora più preziose nelle diafane trasparenze, e restava l’amore per la terra che ci circonda e che assumeva ora il dolce sapore del sogno, a ribadire una personalità sicura e forte.

In Margaret Perucconi-Würgler affiorava prepotente il canto vibrante della sua anima, la sua poesia.»

Paolo Blendinger

«Die Arbeiten von Margaret Perucconi-Würgler scheinen, einem lyrischen Expressionismus verschworen, in Licht und Luft gebadet. Getreu dem Kandinskywort begreift sie, mehr als jede andere mir bekannte Künstlerpersönlichkeit, «Farbe als Medium der Seele.» Gleichwohl, ob sie in ihrer Heimat, auf ihren zahlreichen Reisen oder, wie jüngst geschehen, in der «Inter-nationalen Werkstattwoche» in Niedersachsen tätig wird, folgt sie diesem Programm. Dabei ist sie weniger um naturalistische Details, sondern um atmosphärische Dichte bemüht... Kantigschroffe Flächen sowie ein krustiger Farbauftrag wechseln sich mit sanften Formen ab, die gelegentlich von temperamentvollen Spritzern und disziplinierten Linien gebrochen werden. Spannungsvoll, häufig über einer selbstbewussten Horizontalen plaziert, breitet sich vor dem Auge des wohlwollenden Betrachter das unaufdringliche Spektrum eines malerischen Universums aus. Nicht zu leugnen; ich liebe ihre Arbeiten. Über alledem stellt sich verstärkt die Erkenntnis ein, dass unsere Welt (die Perucconi-Würgler führt es uns mit Nachdruck vor) nicht so existiert, wie wir sie sehen. Da wird, nunmehr seit Jahrzehnten, ein Stil kreiert, der sich aus besonderen Merkmalen formt, welche wiederum mit Konventionen und Verfahren verbunden sind. Zeit, mit dem alten kunsttheoretischen Dogma zu brechen, das da manifestiert, bei «einer einmal erreichten Sprache des Bildes» bestimmt ausschliesslich der Inhalt die Form. Und, als wolle Margaret Perucconi-Würgler gerade diese «Weisheit» ad absurdum führen, bleibt sie bis zum letzten Farbauftrag für Veränderungen offen, für Lichtfülle und vergeistigte Sinnlichkeit... Wer das Privileg geniessen darf, sie bei der Erfindung und Umsetzung ihrer Motive zu erleben, erfährt sehr viel mehr von der spannungsreichen Entstehung dieser herrlichen Landschaftsgebilde als Ergebnis intensivsten Ringens um Objekt und Individuum. Im Sommer ‘99 genoss ich es ein zweites Mal, dort in Mitteldeutschland, an der Nahtstelle des ehemaligen «eisernen Vorhanges», in ihrem Dunstkreis arbeiten zu dürfen. Eine wahrhaftbeflügelnde, künstlerische Partnerschaft...»

Andreas Neuling

Il senso poetico dell’artista svizzera Margaret Perucconi attraversa un nuovo importante periodo espressivo, caratterizzato da rappresentazioni inedite di viaggi mai dimenticati. La memoria diventa un prezioso strumento compositivo: le linee si rafforzano e la costruzione si astrae. L’essenza diventa forma e, grazie alla concezione di queste nuove tematiche strutturali, appare il significato dello scorrere del tempo. L’artista si concentra sull’evoluzione della propria paletta cromatica: i colori e le figure vanno ad erigere il complesso sistema spaziale delle sue opere. Toni pastello e geometrie delicate si affiancano a nuovi audaci contrasti, diventando così la trama attuale per il discorso di Margaret Perucconi.

I ricordi di viaggio si manifestano attraverso disposizioni e dettagli atti a dare un corpo alle sue creazioni policrome: ne consegue una profonda ricerca capace di conquistare la superficie pittorica, alla quale Margaret sa conferire una particolare trama quale segno distintivo della sua arte. Il colore e la luce sono del resto i veri protagonisti dei momenti narrativi della pittrice ed è, per esempio, dalle sue numerose esperienze in Nord Africa che Margaret traccia le impressioni artistiche più marcate. L’espressione della “realtà-sogno” si traduce quindi sul dipinto in tutta la sua essenzialità, e indirizza lo sguardo verso il linguaggio spaziale assoluto, che da sempre accompagna le tele di Margaret Perucconi.         

Aymone Poletti

«In ihren Bildern löst Margaret Perucconi-Würgler Formen auf, und fängt diese aufgelösten Formen sogleich wieder, in von Licht durchfluteten, feinst abgestimmten, eleganten Farbflächen zusammen. Spannungsreiche, grafische Andeutungen, die sie wie Gitter über die Farb-Form-Schachtelungen, oder auch in sie hineinlegt, geben ihren Kompositionen Stabilität. Ein dauerndes Pendel zwischen Abstraktion und der Ahnung von Gegenständlichkeit, lässt dem Betrachter ihrer Bilder einen weiten, Fantasie anregenden Spielraum und führt ihn, getragen von hellen, transparenten, Pastellfarben in eine heitere, sinnenfrohe Welt.»

Hans Rentschler